La terribilite è un nome bizzarro con il quale Rafael Santandreu descrive in poche parole quella strana abitudine che molti hanno di classificare ogni evento imprevisto come 'terribile'; nel suo libro L'arte di non amareggiarsi la vita. Una ‘sindrome’, la terribilità, da cui molti sono affetti. (Me compresa) La terribilite è quella strana tendenza ad essere catastrofisti, a pensare che ogni dannata cosa che ci accade sia tremenda, e se non lo è probabilmente è solo perché lo diventerà in futuro. È come avere paura di vivere. Anzi, è avere paura di vivere, di non essere pronti, di non avere controllo. Di te stesso, degli amici, degli imprevisti, dell’amore. Da che ho memoria ho sempre odiato gli imprevisti. Ma odiati davvero. “Oggi vado a correre”- poi inizia a piovere- “che vita di merda, una volta che mi decido a fare sport diluvia. Lo vedi che ho ragione? Non ha senso correre. Certo poi cosa mai posso farci? Diventerò grassa, mangio sempre troppo. Ma chi
Lena è una parte di me, quella che amo e che cerco di far venire fuori, quella piena di amore, allegria, voglia di fare. Quella a cui piace il viola in tutte le sue sfumature, quella che alza sempre gli occhi al cielo per cercare conforto nella Luna. Lena sono io, Lena è la persona che so di essere ma che ancora non sono del tutto.