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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

Odore di primavera

Marzo è cominciato da pochi giorni e io sento già il giubotto di pelle che mi chiama dall’armadio. Guardo i miei vestitini di cotone e le gonne e vorrei già indossarli mentre corro a piedi nudi sul prato di un parco qualsiasi, possibilmente con un laghetto in cui le papere nuotano e si rinfrescano. Forse andrò un po’ controcorrente, ma a me piacciono le mezze stagioni. Primavera e autunno. Sebbene adori il secondo, è in realtà la primavera che risveglia in me delle sensazioni positive. Dopo il freddo dell’inverno, gli uccelli riprendono a cantare, gli alberi mostrano i primi fiori e i tramonti di tingono di arancio e lilla, mentre qualcuno porta il cane a giocare in giardino. Alla fine credo che questo mio amare le stagioni di mezzo sia sintomo del fatto che per quanto mi ponga limiti e doveri e obblighi, per quanto io cerchi di inquadrarmi per avere una visione definita e perfetta di me, alla fine la cosa che mi emoziona di più sono le sfumature . Nelle stag

Trovare il proprio posto

Non so se vi è mai capitato di non riuscire a sentirvi nel posto giusto. A me succedeva quando ero piccola, e le cose non sono poi cambiate molto ora che sono un’adulta. Non so perché ma non mi sento mai a mio agio quando ci sono tante persone intorno a me, eppure la troppa solitudine mi intristisce. Quindi è come stare sull’altalena: divertente all’inizio, ti lascia verso la fine con un senso di nausea. Non saprei come descrivere questo senso di inadeguatezza perenne, questa cosa che mi fa sentire sbagliata qualsiasi cosa faccia. Sono la tipica persona che chiede scusa perché respira troppo forte, o perché ha dimenticato di rispondere a un messaggio, e chiedo scusa supplicando, come se avessi commesso un errore imperdonabile. Alle feste non ballo mai, resto in un angolo a guardare gli altri. Fisso l’armadio per ore perché non so mai che vestiti mettere: quel jeans evidenzia troppo il sedere, quella maglietta è troppo corta, quell’altra è troppo colorata. Sembra