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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Fai con calma...

Buongiorno! Oggi, molto in teoria, avrei dovuto fare tutto, meno quello che ho fatto: i pancake. Qualche tempo fa mi sarei colpevolizzata per questo, o forse avrei rimandato a data da destinarsi, t ipo domenica, ma senza specificare mese e anno. E’ che ormai vanno tutti di fretta, e io per stare al passo ho cominciato a correre, ma nonostante i miei sforzi rimanevo sempre indietro. Mi faceva sentire davvero pessima questa cosa. Tutti erano così veloci, così attivi, così bravi in tutto…. Io invece ? Vi dirò, io non sono mai stata granchè nella corsa, ho poca resistenza. Ma nel nuoto me la cavo benone. In acqua i movimenti sono fluidi e leggeri, la velocità si guadagna spingendo con forza nelle braccia e sbattendo i piedi. Ma l’acqua aiuta a non sentire la fatica. E a me questa cosa piace: i suoni ovattati, l’acqua fresca lungo il corpo, il battito del cuore nei timpani, i polmoni stretti dalla pressione ma in modo delicato. Io ho capito che voglio vivere co

Lividi e carezze

"E' sbocciato un fiore tra le costole, il dolore dalle crepe del mio cuore." L’altro giorno, a casa mia, c’è stata la neve. Qui non nevica spesso perciò siamo tutti molto emozionati.   Io ero così emozionata che sono scivolata e mi sono fatta un grosso livido sul ginocchio. (Solita sbadata, mea culpa). Vabbè, crema ( che inizia per V e finisce per oltaren) e passa tutto, giusto? In teoria , si. In pratica mi è partita la solita riflessione (Si, se ve lo state chiedendo, rifletto su tutto): Perché le persone sottovalutano il dolore emotivo, mentre quello fisico, no? Ad esempio, il mio ginocchio è guarito in pochi giorni. Ma io, emotivamente, ho evitato il gradino su cui sono scivolata, e lo evito tuttora. (La metafora è chiara, spero). Perchè il ricordo mi fa male. Spesso la gente sottovaluta il malessere emotivo e quando lo esprimi ti senti dire: ”Pensa invece se ti fossi rotta una gamba!”. Ok, io la gamba non me la sono rotta,

#Buonipropositi

È arrivato il nuovo anno e con esso la necessità di stabilire degli obiettivi. Peccato che forse ce ne poniamo troppi, sempre alla ricerca della perfezione. È il motivo per cui, dopo aver stilato la mia solita lista lunga e assurda, ho capito che sarebbe stato meglio racchiudere i miei obiettivi in una sola parola (o forse due): ACCETTAZIONE . E con accettazione non intendo l’arrendevolezza di accettare ogni situazione scomoda perché non abbiamo la forza di cambiarla, anzi! Per me accettazione significa capacità di apprezzare quello che abbiamo, di accettare che a volte le cose non vanno come vorremmo, ma anche capacità di accettare noi stessi, i nostri limiti e anche l’amore che ci viene donato (soprattutto quando pensiamo di non meritarlo). Significa anche accettare pienamente un difetto, un problema, e solo dopo trovare dentro di noi la forza per cambiare quello che della nostra vita non ci piace. FORZA è un’altra parola cardine del mio anno: voglio avere la