Ci sono momenti in cui ho davvero bisogno di sentirmelo dire. Eppure non sempre possiamo aspettare che siano gli altri a farci da spalla e tirarci su. A volte dobbiamo farlo da soli. L’ho imparato in questi due mesi, tra esami, scadenze, ansie per il futuro, amici che se ne vanno, una città che sembra aver perso ogni attrattiva. Guardavo fuori dalla finestra e mi chiedevo: “Dove sto andando?” E non sapevo cosa raccontare alla me stessa ansiosa: dove diavolo stavamo andando? Ogni giorno alzarsi dal letto diventava complicato, la colite si era accentuata e con essa il mio malumore e la voglia di sparire sotto le lenzuola e non parlare più con nessuno. Quando passeggiavo per le strade e incrociavo qualche decorazione natalizia mi prendeva il magone e mille pensieri. Quante cose sono cambiate, quanto IO dovrei ancora cambiare, quanti soldi vorrei per essere serena, cose di questo genere. E più provavo a dire ‘domani sarà diverso, mi alzerò felice’ ; più il giorno dopo andava
Lena è una parte di me, quella che amo e che cerco di far venire fuori, quella piena di amore, allegria, voglia di fare. Quella a cui piace il viola in tutte le sue sfumature, quella che alza sempre gli occhi al cielo per cercare conforto nella Luna. Lena sono io, Lena è la persona che so di essere ma che ancora non sono del tutto.